Qualche consiglio per la pulitura domestica dei tappeti


Consigli per la pulitura e manutenzione domestica dei tappeti

Tenere puliti i propri tappeti non è solo fondamentale dal punto di vista igienico, ma permette di conservarli meglio nel tempo. Un prolungato ed eccessivo deposito di polvere può infatti compromettere seriamente la struttura e i colori, facilitando anche l’annidamento di dannosissimi parassiti.
Tuttavia ogni intervento di pulizia va eseguito rispettando alcuni accorgimenti, poiché operazioni troppo drastiche, troppo frequenti o errate possono compromettere irrimediabilmente il manufatto.
È sbagliato, ad esempio, appendere i tappeti per poi batterli con un battipanni, in quanto questa operazione, decisamente molto violenta, spezza la lana del vello. Diffusa è inoltre la convinzione che la pulitura con una pezzuola imbevuta di petrolio o ammoniaca possa dare alla superficie del manufatto una particolare lucentezza. In realtà questo errato procedimento con il tempo rende scuri e spenti i colori e il petrolio favorisce il fissaggio sul vello dello sporco grasso, rendendolo poi ineliminabile. Infine nessun tappeto va lavato in lavatrice o affidato con superficialità alla pulitura a secco effettuata da ditte non specializzate.
Un manufatto annodato può essere lavato in casa rispettando alcuni metodi insegnati dalla tradizione, ma se tale procedimento risulta eccessivamente faticoso o se non si possiede lo spazio necessario per effettuarlo, è sempre bene rivolgersi a centri qualificati.

MANUTENZIONE QUOTIDIANA

Anche la quotidiana manutenzione prevede alcune operazioni di pulitura.
Per rimuovere la polvere, si può girare il tappeto al rovescio appoggiandolo al pavimento, per poi batterne delicatamente la superficie con un battitappeto per far cadere lo sporco. Successivamente si rigira il manufatto e lo si passa con una scopa di saggina. Questa operazione può essere effettuata con una certa frequenza, mentre non più di una volta alla settimana è possibile pulire l’esemplare con un aspirapolvere, stando attenti però a non portarlo alla massima potenza e a non aspirare le frange.
Un altro sistema molto efficace e più dolce consiste nel rigirare il tappeto e tenerlo così appoggiato sul pavimento almeno per un giorno, cercando anche di camminarvi sopra con frequenza per favorire la caduta della polvere. Dopo ciò si passa sui vello con una spazzola, che però non deve essere mai utilizzata contropelo.
Ogni sei mesi si può effettuare una sorta di semplice lavatura del vello per rimuovere lo sporco più grasso. Dopo aver tolto la polvere seguendo uno dei due sistemi descritti, si passa l’intera superficie del manufatto con una pezzuola o con una spazzola in setole imbevuta in una soluzione composta da acqua e un quantitativo ridotto di ammoniaca.
Se eseguita con cura, questa operazione può ridare luminosità a un tappeto reso opaco dalla sporcizia, tuttavia deve essere effettuata con preventiva cautela. Prima di procedere è infatti necessario verificare che i colori dell’esemplare siano ben stabili; in questo caso basta bagnare bene uno straccio bianco e passarlo su di una piccola porzione del manufatto. Se questa operazione non rimuove la tinta, si può iniziare con tranquillità la lavatura dell’intero vello con acqua e ammoniaca.

I “NEMICI” DEL TAPPETO

Oltre alla polvere altri agenti possono macchiare o danneggiare i manufatti annodati. Un terribile nemico è l’umidità, che a lungo andare può “mangiarne” la struttura provocando degli irreparabili buchi. È necessario dunque fare attenzione a non porre sopra i tappeti vasi e piante; se inavvertitamente la loro superficie si bagna bisogna subito tamponare con degli stracci in modo da assorbire con tempestività l’acqua in eccesso e poi farli asciugare bene ali’aria aperta, mai però al sole perché la sua azione troppo aggressiva ne smorza e ne sbiadisce le tinte.
Altrettanto dannosa è l’urina degli animali domestici che per la sua composizione macchia irrimediabilmente di giallo gli esemplari. Quando questo succede, è sempre necessario far lavare il tappeto in un centro specializzato, ma nel frattempo bisogna cercare di bagnare la macchia con abbondante acqua, possibilmente immergendo la parte danneggiata in un catino per limitare la concentrazione della sostanza dannosa. Il tappeto va poi posto ad asciugare bene all’aria aperta. Si può procedere in modo analogo se la macchia è stata causata da bibite o altre sostanze zuccherate.
Non bisogna mai usare sul vello prodotti smacchianti; quando il tappeto è imbrattato di sostanze unte si deve ricorrere al borotalco oppure alla saponaria in polvere. Anche in questo caso è però necessario far lavare il manufatto presso un centro specializzato.
Infine le antiestetiche macchie di fango si rimuovono facilmente con colpi di spazzola dopo averle fatte seccare accuratamente. Si consiglia di lavare i tappeti ogni 2/3 anni.

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